5 SIMPLE TECHNIQUES FOR FAVOREGGIAMENTO PENA

5 Simple Techniques For favoreggiamento pena

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In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca di beni appartenenti alla società fallita, la curatela fallimentare non è «terzo estraneo al reato» in quanto il concetto di appartenenza di cui all’art. 240 comma 3 c.p.p. ha una portata più ampia del diritto di proprietà, sì che deve intendersi per terzo estraneo al reato soltanto colui che non partecipi in alcun modo alla commissione dello stesso o all’utilizzazione dei profitti derivati.

La misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla cosiddetta confisca «for every equivalente» prevista in materia di reati transnazionali dalla L. sixteen marzo 2006, n. 146, è applicabile alle res costituenti il prodotto, il profitto o il prezzo di uno dei reati contemplati dall’artwork.

Non può essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca for every equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno irregolare a garanzia di una obbligazione dell’imputato, attesa la immediata acquisizione della proprietà delle stesse da parte del creditore. [In motivazione, la S.C. ha precisato che, ai fini della individuazione e differenziazione del pegno irregolare rispetto a quello regolare, non rilevano né il “nomen” contrattualmente attribuito al rapporto e nemmeno il fatto che la somma di denaro rimanga depositata su un conto corrente bancario intestato al debitore e continui a maturare interessi, ma è decisiva la circostanza che, nel caso di inadempimento del debitore, il creditore abbia la facoltà di soddisfarsi immediatamente e direttamente sulla cosa o sulle cose day a pegno, secondo la previsione di cui all’artwork.

550 cod. proc. pen. differisce, sotto il profilo dell’effetto preclusivo di tale questione, da quella di rinvio a giudizio a seguito di udienza preliminare, nella quale l’esistenza degli elementi costituenti il “fumus” è già stata oggetto di un positivo scrutinio da parte di un organo giurisdizionale chiamato a vagliare la sostenibilità in giudizio dell’accusa e non può pertanto essere oggetto di successiva doglianza in sede cautelare].

In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, la comunione legale dei beni con il coniuge, estraneo al reato, non è di ostacolo di for each sé alla confisca pro-quota dell’immobile che ne costituisca oggetto.

three. Il sequestro è immediatamente revocato a richiesta del pubblico ministero o dell’interessato quando risultano mancanti, anche for each fatti sopravvenuti, le condizioni di applicabilità previste dal comma 1. Nel corso delle indagini preliminari provvede il pubblico ministero con decreto motivato, che è notificato a coloro che hanno diritto di proporre impugnazione.

In questo contesto, il pubblico ministero chiede al giudice per le indagini preliminari (GIP) di emettere un decreto di sequestro preventivo del conto corrente dell’indagato for every evitare che il denaro venga dissipato. Il GIP, valutate le circostanze, emette un decreto di sequestro preventivo, il quale deve indicare chiaramente i beni oggetto del sequestro e le ragioni che ne giustificano l’adozione.

In tema di reati tributari, il profitto del reato oggetto del sequestro preventivo funzionale alla confisca for every equivalente è costituito dal risparmio economico derivante dalla sottrazione degli importi evasi alla loro destinazione fiscale, e rimane inalterato anche nella ipotesi di sospensione della esecutività dell’atto impugnato disposto dalla commissione tributaria, venendo meno solo a seguito dello sgravio da parte della Agenzia delle Entrate o dell’annullamento della pretesa fiscale con decisione, anche non definitiva, del giudice tributario.

In materia di misure cautelari reali, la proponibilità della questione relativa alla sussistenza del “fumus” del reato non è preclusa dalla circostanza che il Pubblico Ministero abbia nel frattempo disposto la citazione diretta a giudizio dell’imputato. [In motivazione, la S.C. ha osservato che l’ipotesi di instaurazione del processo di cui all’art.

Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca for each equivalente può essere disposto anche quando l’impossibilità del reperimento dei beni, costituenti il profitto del reato, sia transitoria e reversibile, purché sussistente al momento della richiesta art. 161 cpp e dell’adozione della misura, non essendo necessaria la loro preventiva ricerca generalizzata. Cass. pen. Sezioni Unite 5 marzo 2014, n. 10561

In tema di sequestro preventivo, ai fini della configurabilità del “periculum in mora” è necessario che il bene oggetto della misura cautelare presenti un’intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto ai reati commessi ovvero a quelli di cui si paventa la realizzazione, in modo che l’individuato legame non sia meramente occasionale ed episodico, bensì abitualmente protratto nel tempo e tipicamente indicativo delle modalità di realizzazione dell’attività illecita ipotizzata.

Ne consegue che la verifica della legittimità del provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non dovrà mai sconfinare nel sindacato della concreta fondatezza dell’accusa, ma dovrà limitarsi all’astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una determinata ipotesi di reato. [Nella fattispecie, in tema di sequestro preventivo, la Corte ha precisato che la preminente indagine del giudice di merito deve essere rivolta alla ricerca dei sopra esposti presupposti, mentre l’elemento subiettivo del reato — che emerga ictu oculi in modo macroscopico ed evidente — può essere preso in considerazione in quei limitati casi in cui detto elemento si riverbera sulla componente materiale, incidendo sulla configurabilità stessa del reato].

Chi convalida il sequestro preventivo? Il sequestro preventivo viene disposto da Pubblico Ministero, con decreto motivato, quando non è possibile attendere il provvedimento del giudice, oppure direttamente dalla polizia giudiziaria in manca del decreto del PM.

3-ter. Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini previsti dal comma three-bis ovvero se il giudice non emette l’ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta.

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